Harry Potter, la Rowling a sorpresa: «Potrebbe non essere la fineLa scrittrice britannica:«È il mio bambino e se voglio farlo uscire di nuovo a giocare, lo farò. Mai dire mai».

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    Harry Potter, la Rowling a sorpresa: «Potrebbe non essere la fine



    MILANO - Se siete anche voi come Emma Watson e proprio faticate a rassegnarvi all’idea che «Harry Potter e i doni della morte: Parte II» sia il capitolo finale della saga del maghetto (la giovane attrice non è riuscita a trattenere le lacrime alla prima di ieri a Trafalgar Square, dove ha sfoggiato uno splendido Oscar De La Renta), eccovi una notizia che potrebbe risollevarvi un po’ il morale: quella andata in scena a Londra (e che arriverà sugli schermi italiani mercoledì 13 luglio) potrebbe non essere la fine, dopo tutto.

    «MAI DIRE MAI» - E ad alimentare le speranze di milioni di fan in tutto il mondo sarebbe stata proprio la stessa J.K.Rowling, che nel 1997 diede l’avvio alla Potter-mania con il primo libro (sul quale credeva così poco da farne stampare appena 1000 copie) e che nel giro di 14 anni ha costruito un vero e proprio impero editoriale, con sette libri che hanno venduto oltre 450 milioni di copie e sono stati tradotti in 67 lingue, e facendo incassare ai successivi film qualcosa come 4 miliardi di sterline.

    «Non ho piani immediati di far risorgere Harry Potter – ha detto la scrittrice alla folla di affezionati già semi affranti che assiepava il red carpet – ma mai dire mai. In fondo, è il mio bambino e se voglio farlo uscire di nuovo a giocare, lo farò». ] «Non ho piani immediati di far risorgere Harry Potter – ha detto la scrittrice alla folla di affezionati già semi affranti che assiepava il red carpet – ma mai dire mai. In fondo, è il mio bambino e se voglio farlo uscire di nuovo a giocare, lo farò».


    ATTORI E PERSONAGGI - Come detto, fra gli attori del cast la più emozionata è sembrata la Watson, al secolo Hermione Granger, che ha sottolineato come questo ruolo le abbia totalmente cambiato la vita. «Hermione è come se fosse mia sorella – ha detto la 22enne attrice – e la sento davvero reale. Mi mancherà tanto e questo sarà devastante, perchè lei mi ha spinto a diventare una persona migliore». Ma Harry Potter ha portato qualche cambiamento anche nella vita di Daniel Radcliffe, e il riferimento non è solo al racconto fatto dallo stesso attore sul numero di agosto di GQ, dove ha rivelato la sua dipendenza dall’alcool, causata dalla popolarità che gli era arrivata dal personaggio che ha interpretato per otto film. Logico, dunque, che ci sia un briciolo di tristezza da parte di Radcliffe nel dire l’addio (momentaneo?) al suo eroe con la bacchetta, «ma questo è senz’altro un giorno dannatamente cool, in cui bisogna essere euforici». Ed euforico, ma per tutto un altro motivo, lo è anche Ralph Fiennes che ha raccontato di essere felice che sia finita «perché non ne potevo più di indossare quell’irritante vestito di Lord Voldemort, così lungo e pesante che inciampavo in continuazione». Per ora l’abito va in naftalina, ma chissà che un’altra magia della Rowling non lo tolga presto dall’armadio.

    Edited by [=Bk=]nikihd - 10/7/2011, 23:51
     
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0 replies since 9/7/2011, 18:23   101 views
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